venerdì 16 luglio 2010

Cresta ci diffida!

Pubblico la lettera di Cresta che mi è giunta oggi. Per non espormi a noiose trafile giudiziarie, che da privato cittadino sarebbero anche onerose, vi prego di commentare con cautela.
Certa della vostra collaborazione, vi auguro buona lettura. Non costringetemi alla censura, che sarebbe veramente brutta. Naturalmente cautela non è silenzio ma significa solo porre attenzione alla forma. Il Comitato non ha nemici personali ma solo un fine da raggiungere.
Sabina


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Gentile Presidente, leggo oggi sul blog del Comitato degli insulti e delle illazioni alla mia persona e alla mia conduzione dell’Ente che ritengo oltre che offensivi anche sbagliati nei contenuti. Ovviamente gli anonimi che si esprimono in un ambiente “libero” non rispondono delle loro accuse, diversamente dal gestore del blog. Pertanto si diffida a far cessare immediatamente i sopraccitati comportamenti offensivi. In caso contrario il sottoscritto si riserva di adire le vie legali per la tutela della propria persona e dell’Ente RomaNatura.
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5 commenti:

  1. Cresta si è superato! Alla fine è venuto allo scoperto il grande comunicatore che è in lui!
    Il suo mandato come direttore dell'Ente sta scadendo a giorni e lui pensa di minacciare un cittadino tirando in ballo la (eccessiva, per lui) libertà di espressione!
    I cittadini chiedono chiarezza e rispetto dei vincoli esistenti: ma queste domande evidentemente sono scomode.
    Cresta, accetta il dissenso e non ti preoccupare: la tua persona non rischia nulla da noi e tantomeno RomaNatura... qui le uniche cose a rischio se si prosegue così sono l'ambiente e la possibilità di fruirlo liberamente da parte dei cittadini.

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  2. Non riesco a capire quali siano gli "insulti" e le "illazioni" alla persona di Cresta, mi pare che qui si sia semplicemente cercato di far valere - con toni magari accesi ma senza alcuna offesa per chicchessia - il diritto dei cittadini al verde pubblico e alla sua libera fruizione, del quale Roma Natura dovrebbe essere il garante. E' per difendere questo diritto che i cittadini si sono mobilitati e - essi sì - possono allo scopo adire le vie legali.
    Luca

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  3. Pubblichiamo un estratto della lettera dell'ing. Eugenio Ercolani, socio del Comitato, al direttore di RomaNatura. Per gli antefatti vedere i post ed i commenti precedenti.

    1) La richiesta di accesso agli atti.
    Il comportamento di Roma Natura, come da lei attuato, si presta a considerazioni sgradevoli. Infatti la legge 241/90, così come modificata dalle successive integrazioni (legge n 15 / 2005 e D.L n. 35 / 2007 e L.egge n. 40/2007,) prevede che la procedura debba essere eseguita entro termini prefissati. Per il Comune di Roma il termine che ci riguarda è di 30 giorni. L'art. 1 della legge, così come modificato dalla citata legge 15/2005, dispone che "La Pubblica Amministrazione non puo' aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze disposte dallo svolgimento dell'istruttoria", evento che certamente non ricorre nel nostro caso.
    L'aver stabilito due date distanti 15 giorni (di cui la prima andata perduta per disguido postale ma anche per scarsa premura da parte vostra, considerate le numerose email e telefonate intercorse), configura a mio avviso una prepotenza di comportamento, che da una parte è definibile come incuria nei riguardi del ricorrente e delle sue premure, dall'altra l'aggiramento di fatto della legge 241.
    E poi, mi scusi, sarò banale ma lo devo dire: considerati i suoi impegni assorbenti (che non le impediscono peraltro di seguire, controllare e dirigere i lavori di aratura nel parco, vedi punto seguente), nella sua struttura che vanta vicedirettori, consiglieri e impiegati vari lei non è stato capace di delegare un suo subalterno ad eseguire la consegna della pratica? Quale mai indirimibile questione tecnica o normativa lo impediva?
    E infine: la citata legge dispone all'art. 3-bis (uso della telematica): "Per conseguire maggiore efficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporto interni, tra le diverse amministrazioni, e tra queste e i privati". La sua amministrazione non se ne è dotata, o lo ha fatto ma non ne usa? E se lei è preoccupato dei regolamenti che richiedono un " procedimento nel quale debbono essere testimoniati tempi certi", lo sa che recentemente è stato introdotto l'uso dell'email certificata? Anche in questo caso Roma Natura non lo ha ritenuto necessario, oppure ha seguito il semplice iter previsto ma poi non se ne avvale?

    2) I lavori agricoli.
    Ho già scritto molto, cercherò di essere conciso. In occasione della riunione pubblica cui è intervenuto, lei ha dichiarato con una certa enfasi che la rete posta all'interno del parco era illegale e costituiva un reato: e che pertanto l'avrebbe fatta rimuovere. Varie domande: ma se ne dovevano accorgere i cittadini e segnalarlo a lei? E perché è stata tolta la rete ma non i montanti, profondamente infissi nel terreno? Detti montanti fanno parte integrante della rete, e quindi fanno parte del reato commesso; la loro presenza consentirebbe di rimettere la rete in poche ore lavorative. Ora che lei ne è consapevole, li fa rimuovere? O servirà qualche segnalazione in sede competente?
    Infine: come sopra dicevo, è stata notata la sua presenza a controllare il dissodamento del terreno in corrispondenza di Via Monte Nevoso/Via Monte Fantino, non sappiamo in quale veste. Abbiamo però notato che l'andamento del dissodamento delinea perfettamente il precedente andamento della rete, di cui sostituisce la funzione in modo surrettizio. Questo, agli occhi ingenui e amareggiati dei cittadini, è sembrato denotare una sua presa di posizione, ben diversa dall'atteggiamento neutrale di "sorvegliante dei vincoli" che ci si attende da Roma natura e dai suoi funzionari, e che lei aveva assicurato in occasione dell'incontro pubblico.

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  4. Mi sento di criticare fortemente il comportamento del Dott. Cresta di RomaNatura. Il IV Municipio come Istituzione è contrario alla soluzione proposta dai privati e fino ad ora avallata da RomaNatura. Lunedì discuteremo un ordine del giorno in consiglio municipale che impegna l'Ente a far rispettare i vincoli ambientali. In caso di mancato rispetto saremo pronti a qualsiasi iniziativa, anche se questa dovesse essere messa in atto nel mese di agosto.

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  5. Davvero grazie Eugenio per questa tua precisa e documentata lettera al dr.Cresta. Sono d'accordissimo con te su ogni appunto che muovi a lui e a RomaNatura. Il dr. Cresta, che potrebbe cogliere l'occasione per comunicare "in diretta" con i cittadini che, da mesi ormai, gli pongono questioni importanti (con dovizia di particolari e accorata determinazione)e si aspettano risposte puntuali, invece ci scrive solo per arroccarsi dietro una presunta "lesa maestà" causatagli dai commenti di moltissimi amareggiati che hanno scritto sul blog, dopo l'ennesima muta prepotenza perpetrata ai danni del nostro Parco. Come ha scritto Alberto: "Alla fine è venuto allo scoperto il grande comunicatore che è in lui!"... Chissà se a questa tua inappuntabile lettera, anch'essa ricca di stimolanti quesiti irrisolti, risponderà?? Grazie ancora
    Paola Danieli

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