venerdì 11 giugno 2010

Resoconto dell'assemblea pubblica

Redazione a cura di Alberto e Anna.

Mercoledì 9 giugno si è tenuta l'assemblea cittadina (dalle 19.00 alle 21.30) organizzata dal nostro Comitato sulle problematiche del Parco Aniene (cioè, come è noto, della parte di Riserva Naturale Valle dell’Aniene, nell’ansa del fiume che costeggia Città Giardino).
Erano stati invitati sia il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli che il direttore di RomaNatura, Stefano Cresta. Entrambi ci avevano confermato la loro presenza ma all'assemblea si è presentato solo Cresta, che si è intrattenuto fino alla fine, dimostrando una grande disponibilità ad ascoltarci e risponderci. Bonelli invece ha inviato un SMS in cui si scusava ma purtroppo era stato trattenuto in Campidoglio.
All'ultimo momento (vista la difficoltà di reperire indirizzi di contatto) era stata invitata a partecipare anche la società Ostilia srl, proprietaria dell'area. La stessa ha declinato ma ci ha inviato una lettera, che potete leggere integralmente ().
Peccato anche per la mancata presenza di rappresentanti di Insieme per l'Aniene.
La partecipazione cittadina è stata molto elevata, e il dibattito si è presto animato!
Cresta si è dilungato a spiegare ai presenti quale sia il ruolo di RomaNatura e le sue competenze sul territorio che, in breve, sono la tutela ambientale ed il controllo del rispetto delle norme vigenti in merito di aree protette (per approfondimenti vai al sito di RomaNatura).

Cresta ha anche dichiarato di apprezzare molto la costituzione del nostro comitato, infatti, è grazie a realtà come la nostra, che dagli anni ‘70 hanno combattuto battaglie per la difesa del territorio e per il diritto al verde pubblico, che esiste il sistema di Parchi gestito da RomaNatura.

Il nostro comitato ha tra i suoi obiettivi principali che l’area in questione diventi pubblica. In altre zone della Riserva (Prato delle Valli, Casale della Cervelletta) è stato possibile attuare una procedura di compensazione da parte del Comune che ha acquisito le aree private cedendo in cambio la corrispondente cubatura edificabile o edificata. Nel nostro caso, tuttavia, la questione non sembra risolvibile in questo modo, a detta di Cresta.
Il PRG, Piano Regolatore Generale (approfondisci sul sito del Comune di Roma) è stato approvato nel 2008 dopo anni e anni di lavori e problemi. Il piano definisce la destinazione d’uso di tutta Roma e in qualche modo la fossilizza: secondo Cresta, ad oggi, sarà molto difficile quindi per il Comune individuare un’area di compensazione, e quindi pare proprio che gli impicci e le manovre siano già stati fatti. Inoltre il Comune, e in particolare il IV Municipio, acquisendo l’area ne assumerebbe anche gli oneri e (incredibile a dirsi) non avendo né RomaNatura, né il Municipio soldi destinati alla manutenzione, Cresta considera l’ipotesi della compensazione praticamente impossibile. Molti cittadini, tuttavia, sono rimasti molto perplessi rispetto a questa spiegazione di Cresta sull'impossibilità di una compensazione.

Rimane il fatto che la società Ostilia/Serena 2000 ha redatto un piano di utilizzo/gestione dell'area che, per essere esecutivo, deve prima essere approvato da RomaNatura, come ci ha confermato Cresta. Non ci è stato detto quale sia tale piano e in cosa consista ma, in base anche a quanto indicato nella lettera di Ostilia, sembra che ci sarà una parte coltivata da privati (orti a ridosso delle case che affacciano dentro il parco, oltre ad una parte più ampia) e un'altra parte in cui saranno allestiti dei sentieri/piste fruibili liberamente.

Le questioni, tuttavia, che hanno acceso il dibattito sono sostanzialmente due:

ORARI

L'area sarebbe di fatto chiusa al pubblico. La libertà di accesso l'avranno, oltre ai mezzi di pubblica sicurezza e di soccorso, solamente i gestori degli orti. Questi ultimi, a quanto si è capito, avranno le chiavi del cancello e apriranno l'accesso al pubblico la mattina, per richiuderlo il pomeriggio. La scelta degli orari è una questione delicata e Cresta ci ha detto che per ora nulla è stato deciso (anche se a noi non risulta: alcuni degli ortolani che presumibilmente avranno la gestione degli orti ci hanno infatti già comunicato che gli orari saranno dalle 8.00 alle 18.00, a nostro parere troppo limitati, soprattutto in primavera-estate). Un'altra questione non chiara è che non sembra ci sia garanzia che l'apertura avvenga tutti i giorni.

ORTI
Cresta ha ribadito il fatto che l'assegnazione degli orti non viene decisa da RomaNatura ma dal proprietario dell'area. Pare comunque che tale assegnazione sia già stata fatta e rimane il fatto curioso del perché la proprietà ci tenga ad assegnare (come è di fatto avvenuto) gli appezzamenti alle medesime persone che, fino a ieri, hanno occupato abusivamente l'area producendo negli anni una quantità di rifiuti enorme (anche pericolosi, come l'amianto e i calcinacci, da smaltire per legge in apposite discariche) e contribuendo pesantemente al degrado ambientale del parco.
RomaNatura si è comunque detta estranea a queste considerazioni, perché a suo dire non esiste alcuna denuncia verso queste persone e quindi non si capisce perché non debbano poter gestire la terra nella Riserva, come qualsiasi altro.... E' probabilmente vero che non esiste alcuna denuncia in merito ma non si può non sottolineare che testimonianze dirette, foto, articoli giornalistici e servizi televisivi hanno ampiamente documentato il fortissimo degrado in cui giaceva il Parco dell'Aniene, dal Ponte Nomentano a Via Favignana, lungo Via Monte Nevoso e le persone che hanno creato tutto ciò sono ben note....
Da parte nostra rimane quindi un legittimo dubbio: chi ci assicura che queste persone, chiunque esse siano, una volta (ri)appropriatesi della terra non facciano ripiombare nell'abbandono e nel degrado l'area, appena bonificata?? Altra questione poi è quella degli orti urbani (per approfondimenti clicca qui), ovvero, sarebbe disposta la società proprietaria del terreno a dare un orto in gestione al Comitato o ad altri soggetti portatori di un interesse pubblico (es.: scuola)?
La proprietà sostiene che vigilerà (ci si domanda però perché dovrebbe farlo ora, se non lo ha mai fatto?) e RomaNatura anche (cosa che finora ha fatto poco, ma Cresta ci ha promesso un maggiore impegno in questo senso).

Nel corso dell'assemblea abbiamo chiesto spiegazioni a Cresta (con tanto di foto a corredo) a proposito dell'avvenuto innalzamento di una lunga e alta recinzione di ferro laddove saranno posizionati gli orti. Ci ha stupito il fatto che non ne sapesse nulla.
Ha detto, comunque, che questo non era stato assolutamente concordato con la proprietà ed entro 3 giorni (sue parole) quella rete sarebbe dovuta sparire.

A proposito del piano di gestione e messa in sicurezza dell'area realizzato da Ostilia un dubbio sorge spontaneo.
RomaNatura ci ha detto che prima di dare il nulla osta alla fruizione pubblica dell'area il piano deve essere stato da lei (RomaNatura) approvato e quindi realizzato (da Ostilia). E che tempi ci sono per tutto ciò? E se la proprietà, per motivi a noi sconosciuti, la tirasse per lunghe chi ci va di mezzo? Ovviamente noi cittadini!! Quale vantaggio infatti può avere la proprietà a realizzare (spendendo soldi) quanto approvato?

In generale Stefano Cresta ha pregato l’assemblea di avere un atteggiamento costruttivo e di dargli fiducia, impegnandosi a considerare le richieste e osservazioni del Comitato. Ha inoltre ribadito che l’area in questione non è una villa storica o un parco urbano ma una Riserva Naturale protetta all’interno di un’area urbana, e che quindi dovrà comunque sottostare alle caratteristiche e normative di tali aree.

L'assemblea si è chiusa con la richiesta a Cresta di tenerci aggiornati sull'esito del suo prossimo incontro (venerdì 11) con la proprietà.

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AGGIORNAMENTO del 11.06.2010
Il pomeriggio di venerdì 11 Cresta ci ha contattato, a seguito del suo incontro con la proprietà, confermandoci la rimozione a breve della rete.
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AGGIORNAMENTO del 12.06.2010
Stamattina alle 9.00 la rete metallica nel parco era già in via di smantellamento, come promesso.

4 commenti:

  1. Nella lettura del verbale non ho trovato informazioni in merito a:
    1.l'area in questione accatastata come area agricola senza concessioni edificatorie,si può "compensare" soltanto con altra area agricola, come ha detto Cresta;
    2. non si parla del parco giochi che, come detto da Cresta, è previsto nella bozza di progetto di risistemazione di tutta l'area. Mi sembra una informazione utile per quei cittadini che lo utilizzano frequentemente. Richiesta di accomodato d'uso, dell'area giochi, da parte del Municipio che potrebbe metterlo in sicurezza come nella pinetina di Monte Sacro;
    3. richiesta formale di partecipazione alla stesura del progetto di riqualificazione di rappresentanti del Comitato "Parco Aniene", se possibile.
    Grazie
    Gianni Cicioni
    CdQ "Città Giardino-Cimone"

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  2. Relativamente al commento di Gianni Cicioni ci tengo a precisare:
    1) Non esiste alcun progetto di riqualificazione relativo all'area giochi. E' un dato di fatto che nel progetto di riqualificazione presentato dalla società Ostilia, non vi è alcun accenno a tale area.
    2)La Richiesta di accomodato d'uso, dell'area giochi, da parte del Municipio, di cui parla Gianni non riguarda l'incontro con Cresta, ma evidentemente quello eventuale e futuro con il municipio.

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  3. Non ho visionato il progetto di riqualificazione della società Ostilia ma, ad una mia precisa domanda, Cresta ha risposto che l'area giochi era prevista.
    Gianni

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  4. L'area giochi non è menzionata nel progetto di cui si discuteva, cioè quello presentato da Ostilia. Avevamo già posto a Cresta il questito sul parchetto giochi, per iscritto (post di marzo): lì si dice che verrà mantenuta l'area giochi ed eventualmente in una seconda fase (che ad oggi non esiste) risistemata, su proposta della proprietà.
    A questo proposito comunque vi rimando al link http://comitatoparcoaniene.blogspot.com/2010/04/info-da-roma-natura.html per le informazioni relative al progetto che, essendo già note e pubblicate (prima della riunione), non sono state ripetute nel verbale del 9 giugno.
    Sabina

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