domenica 28 novembre 2010

Corbucci (PD) commenta la compensazione per il Parco ed il Comitato espone la propria posizione

Il 26 novembre Corbucci (vicepresidente del consiglio del IV Municipio e consigliere del Partito Democratico) ha pubblicato sul suo blog un esteso e approfondito articolo sulla richiesta di compensazione effettuata il 3 febbraio 2010 dalla società Ostilia (Gruppo Bonifaci) e riguardante l'area di parco di nostro interesse.
Il titolo dell'articolo è "Valle dell’Aniene, Corbucci (PD): “la compensazione è un regalo ai costruttori che nell’area, destinata a verde pubblico, non possono fare nulla”".
Nell'articolo si chiede al Comitato di esprimere la propria posizione e ben volentieri accettiamo l'invito. La risposta del Comitato è visibile sia sul blog di Corbucci (come commento all'articolo) sia qui di seguito.
Tra i commenti trovate le considerazioni dell'Associazione Insieme per l’Aniene onlus

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La posizione del Comitato in risposta a Corbucci
Intanto sottolineiamo che il Comitato ha chiesto, fin dall’inizio, che l’area diventi pubblica senza tuttavia mai entrare nel merito dei possibili strumenti da usare per realizzare questo obbiettivo. Ritenendo che la scelta e le modalità per attuare il processo che renda l’area pubblica non sia di competenza dei cittadini.

Il Direttore di Roma Natura, Stefano Cresta, ci ha più volte detto, anche nel corso di una assemblea pubblica, che l’area era privata e quindi che era nella facoltà del proprietario impedirne l’accesso, anzi che, se insistevamo ad ostacolare gli orti, sicuramente sarebbe stata chiusa.

Quali cittadini che da anni fruiscono di questa area non possiamo che auspicare che essa divenga pubblica, onde scongiurarne la chiusura e lo stato di degrado in cui è stata lasciata per anni. Come è ovvio, questo eventuale passaggio deve essere fatto nel rispetto delle norme vigenti della legge senza imbrogli lesivi di alcuno.

La compensazione è stata richiesta il 3 febbraio 2010 (ben 3 mesi prima della nascita del Comitato) ed è curioso che nel corso di tanti incontri con la pubblica amministrazione e con l’Ente gestore, tra cui il direttore e vari consiglieri, nessuno ci abbia mai informato che tale richiesta era in atto, sino all’incontro del 18 ottobre con il Presidente Bonelli.

Il direttore di Roma Natura, che ha autorizzato il cosiddetto progetto di recupero, e quindi ha avuto ripetuti incontri con la proprietà era a conoscenza della richiesta di compensazione? Oppure è stato anche lui “preso in giro” e tenuto nell’ignoranza come noi? E, se sapeva, perché non ne ha informato i cittadini, interessati alle sorti dell’area?

La società Ostilia ha chiesto la compensazione all'inizio di febbraio del 2010, e questo a voler pensare male spiega tante cose, tra cui la fretta di fare un discutibile intervento definito da Ostilia di "RIQUALIFICAZIONE". Ci pare chiaro che tale intervento dovesse essere fatto dopo anni di incuria proprio nell’ottica di sistemare alla meglio un terreno da usare per una compensazione. Infatti, guarda il caso, sembra che un requisito per la compensazione sia che l'area deve essere "riqualificata" e gestita da qualcuno.

Ora in questa storia gli interessi sono molti; quello che manca invece è il rispetto dell’ambiente e della volontà dei cittadini.

Rispondiamo quindi al consigliere del IV Municipio Corbucci che il Comitato Parco Aniene Città Giardino desidera che l’area diventi pubblica e che venga mantenuto e protetto il carattere di naturalità che contraddistingue questa importante area fluviale urbana, parte integrante della Riserva Naturale Valle dell’Aniene. Ovviamente qualunque intervento riguardante l’area deve essere fatto nel pieno rispetto delle regole e dei vincoli vigenti.

4 commenti:

  1. Alcune considerazioni sulla compensazione dell'area perimetrata all'interno della Riserva Naturale dell'Aniene lungo la sponda destra del fiume nelle 2 anse di Città Giardino.
    Dall'acquisizione al patrimonio pubblico dell'area della Cervelletta e dell'area delle Valli abbiamo richiesto, insieme al Comitato di Città Giardino, l'acquisizione anche di quest'area. E' evidente che, pur essendo tutelata da un punto di vista ambientale, l'area ricopre un ruolo fondamentale nel permettere la continuità di percorsi ciclo-pedonali lungo l'intero asse della Riserva dell'Aniene dal raccordo anulare al Tevere.

    La continuità dei percorsi permette non solo un vantaggio per la fruizione della cittadinanza dell'area verde (compresa tutta la serie di attività ludico-sportive-ambientali in collaborazione con l'Ente Parco Roma Natura Comune e Municipi) ma, anche, un aumento di tutela del territorio proprio della maggior frequentazione e sensibilizzazione.
    L'esperienza di tutti questi anni, dalla istituzione delle Riserve all'interno della città di Roma, è che salvaguardia e frequentazione vanno di pari passo. Al contrario uno spazio, interno alla città seppur privato, sarà oggetto di degrado o, prima o poi, oggetto di compiacenti operazioni speculative non rispettose della Riserva.
    Consapevoli che l'acquisizione arrecherà un vantaggio alla Società proprietaria dell'area, riteniamo che sia di gran lunga meno rilevante del vantaggio di consegnare un'area ambientale, strategica nel 4° municipio e lungo il corso dell'Aniene alla fruizione e tutela della cittadinanza.
    Per quanto riguarda i "regali fatti ai costruttori" è veramente inverosimile, e poco credibile, imputarlo alle realtà che da oltre 20 anni hanno strappato e salvaguardato aree verdi dalla speculazione edilizia nella grande "disattenzione e distrazione" della politica territoriale. E' compito dell'amministrazione pubblica proporre e concludere un'acquisizione che non sia un regalo e che sia rispettosa del territorio.
    Vogliamo credere che, anche in questa povera e martoriata Italia, non sia una speranza impossibile.

    Associazione Insieme per l’Aniene onlus
    Via Vicovaro snc
    00156 Roma
    Tel. / fax 06 82003837
    www.aniene.it
    info@aniene.it

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  2. Alla luce delle informazioni che ci ha dato Corbucci, penso che un sostegno alla proposta di compensazione vada, se non altro, sospeso, almeno fino alla risoluzione del contenzioso tra il Comune e la società Ostilia. E’ ovvio che nessun componente del comitato vedeva con particolare entusiasmo questa soluzione, perché la “cementificazione” delle periferie è una spina nel cuore di chiunque abbia interesse a tutelare il verde. Va sottolineato, però, come già detto dal nostro presidente, che nella famosa riunione con l'allora responsabile di Roma Natura Cresta, si cominciò a parlare di compensazione, a fronte del quadro descritto da Cresta, da cui emergeva chiaramente il pericolo di una totale inagibilità del parco, a seguito delle trattative iniziate dalla società Ostilia con Roma Natura stessa e con gli "ortolani" (recinzioni, cancelli chiusi con le chiavi a disposizione solo degli ortolani ecc.). Ora emerge che "l’area a verde pubblico compresa tra il Ponte Nomentano e via Fagnana gode di tutti i vincoli possibili" e che "Non vi possono essere installati orti perimetrati ed affidati a chicchessia che la sottraggano al verde pubblico ed al pubblico utilizzo". E veniamo anche a sapere, oltretutto, che la compensazione era già stata richiesta. Ma purtroppo allora nessuno ci informò correttamente!

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  3. Fiorella, si la situazione sul "nostro" Parco è ancora molto confusa ed oggi più che mai, purtroppo, è evidente che su quest'area si sta giocando una partita in cui le regole sono tutt'altro che trasparenti e ci sono degli interessi che non considerano minimamente l'ambiente e i cittadini.
    D'altra parte io questo l'ho sempre sostenuto, nonostante le sempre (troppo) sollecite rassicurazioni di RomaNatura.
    Mi sento però di precisare ancora una volta che il Comitato non ha mai dato alcun sostegno alla compensazione. Gli strumenti per l'acquisizione pubblica dell'area infatti, è noto, non ci competono e, anzi, da sempre molti nel Comitato hanno espresso le loro perplessità sulla compensazione, soprattutto se venisse proposta in cambio di terreni con diversa destinazione d'uso rispetto al Parco Aniene.
    Alberto Laurenti

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  4. In questo quadro non conforta sapere che la Regione Lazio sta attuando politiche che tutto sembrano tranne che dirette ad una maggiore funzionalità delle Aree protette, ma piuttosto preludi di uno smantellamento. Per questo motivo è stato, già da qualche tempo, indetto lo stato d'agitazione dei lavoratori dei Parchi da quasi tutte le sigle sindacali.
    Come primo momento di mobilitazione, aperto anche a tutte quelle realtà che hanno a cuore la difesa dei beni comuni, è stata indetta dalla CGIL una assemblea domani 10 dicembre dalle 10 alle 13, presso la sala Tirreno della Regione Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi.
    Colgo quidi l'occasione per invitare alla massima partecipazione a questo primo ed importante momento di confronto ed informazione.

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