- La società Ostilia ha effettuato una proposta al Comune per la compensazione dell'area.
- Rispetto a tale compensazione il presidente Bonelli chiede che sia stabilito il vincolo che le aree da utilizzare per la compensazione non ricadano nel IV municipio.
- Bonelli relativamente all'eventuale compensazione chiede che l'area venga risanata prima della cessione e che gli oneri siano a carico della società Ostilia; chiede altresì che per un periodo definito transitorio la società si faccia carico della manutenzione dell'area. Poi il municipio stabilirà dei progetti che prevedano una gestione dell'area.
Il Comitato “Parco Aniene Città Giardino” ha come obiettivo fondante l'acquisizione pubblica della parte di Riserva Naturale Valle dell’Aniene compresa tra il Ponte Nomentano e via Favignana, in corrispondenza di Città Giardino, a Roma nel III Municipio, ora di proprietà privata. Questo Blog è aperto a tutti i sostenitori di questa iniziativa.
martedì 19 ottobre 2010
Incontro con il presidente Bonelli
Ieri una delegazione del Comitato Parco Aniene Città Giardino, ha incontrato il presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. Il presidente ci ha quindi informato di quanto segue:
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complimenti vivissimi, siete riusciti come da statuto ad ottenere la cementificazione di un altro pezzo di Campagna Romana. E stavolta non come compensazione di un'area edificabile, come successe a Tor Marancia, ma di un'area che nessuno avrebbe mai potuto edificare, perché plurivincolata. Complimenti ancora!
RispondiEliminaCaro amico (a noi non anonimo),
RispondiEliminati rispondo subito. Magari contasse così tanto la volontà dei cittadini!
Gli orti, come sai bene, sono stati, per ora, fermati solo a colpi di "denunce", e non certo esprimendo una volontà condivisa (che pure c'è stata). Il comitato, nato a maggio 2010, ha da sempre chiesto che l'area divenisse pubblica. Ora, dato il tuo lavoro, sicuramente sai che la società ha chiesto la compensazione all'inizio del 2010, ben prima quindi della nascita del comitato, e questo spiega tante cose, tra cui la fretta di fare un discutibile intervento definito da Ostilia di "RIQUALIFICAZIONE". Mi pare chiaro che tale intervento dovesse essere fatto dopo anni di incuria proprio in questa ottica. Infatti, guarda il caso, sembra che un requisito per la compensazione dell'area sia che deve essere "riqualificata" e gestita da qualcuno.
Se l'area fosse stata realmente riqualificata e data in gestione nel rispetto delle regole e dei vincoli ambientali, il tutto in maniera trasparente, di sicuro non sarebbe nato nessun comitato. Noi non siamo pagati per occuparci del parco, lo facciamo per evitare lo scempio.
Ora in questa storia gli interessi sono molti tra cui senza dubbio il tuo; quello che manca invece è il rispetto degli interessi e della volontà dei cittadini.
I cittadini tutt'al più riescono ad ottenere, ma non sempre, il rispetto delle regole.
Un saluto a tutti da Sabina
P.S. La prossima volta firmati: fai più bella figura!
Il caro "anonimo" si rilegga il nostro Statuto e mi indichi il punto dove dice che favoriamo la cementificazione della Campagna Romana!
RispondiEliminaChe pochezza d'argomenti....
ahahah!
RispondiElimina... tana per il servo del padrone!
Premesso che il Comune e l'Ente Parco sicuramente erano al corrente della richiesta di compensazione e non ne hanno detto nulla ai cittadini, vorrei aggiungere che soltanto pochi giorni fa, ovvero quando abbiamo incontrato il Presidente Bonelli, abbiamo saputo della richiesta di compensazione da parte di Ostilia.
RispondiEliminaSottolineo che questa richiesta non è recente, quindi non dovuta alle nostre pressioni, bensì architettata ben prima che nascesse il nostro Comitato... e adesso ci vogliono far passare per quelli che pur di avere un Parco decente sotto casa, invece di una baraccopoli-discarica, se ne fregano di altro cemento edificato altrove!
Rispondo inoltre al "pernientecaro" anonimo, visto che questo Parco è luogo natio di molti di noi, che sappiamo che successivamente l'acquisto (dopo il 1965 ma prima della variazione del Piano Regolatore, quando cioè ancora era un'area edificabile) furono fatti degli scavi di sondaggio per stabilire dove poter cominciare a costruire ma il risultato fu che non era possibile edificare per la presenza di falde acquifere superficiali!! MA CHE STRANO? forse LA FONTE DELL'ACQUA SACRA?? ... C'E' IL FIUME ANIENE... A DUE PASSI O SBAGLIO? chissà.....
fatto sta che all'epoca avrebbero potuto
(sulla carta) costruire e non l'hanno fatto e adesso che NON POSSONO chiedono compensazione per tanti metri cubi quanti ne avrebbero potuto edificare......
Purtroppo spesso e volentieri la giustizia non è di questo mondo; visto che l'anonimo è così ben informato, ci fa sapere l'esito di questa trattativa? con quanto cemento e dove è stato barattato questo nostro amato Parco?
Io spero che non sia così, spero che qualcuno che può - in Comune - si metta una mano sulla coscienza e dia solo ciò che è giusto, ovvero un'area agricola di pari valore...
Annalisa